ZUPPA DI GRAMIGNA CON FAVE E FINOCCHIETTO

Niente è più appagante di un bel piatto fumante di Gramigna Luciana Mosconi, una delle innumerevoli specialità della Casa che profumano di grano duro e di uova fresche 100% italiani. Questa intrigante ricetta, si sgancia dai classici canoni che vedono la Gramigna condita con la classica “salsiccia e panna”, per evocare certi sapori veri e genuini del mondo contadino, specie dell’Italia centrale, dove il gusto penetrante della pancetta si sposa alla perfezione con la fragranza e la freschezza delle prime fave. Nelle Marche questo saporoso legume tradizionalmente si consuma in porchetta, con una preparazione lenta, scrupolosa e a fuoco basso, nata dalla necessità di poter consumare le fave meno fresche ed un po’ più dure. Il segreto della ricetta sta nell’utilizzo del benefico Finocchio selvatico, detto anche finocchino,  finocchio amaro o finocchietto, che cresce spontaneo in luoghi isolati o in prossimità del mare. Nella nostra regione,  le Marche, per le varie preparazioni culinarie, utilizziamo prevalentemente i gambi della pianta. Allora siete già ai fornelli? Siete pronte/i per un nuovo viaggio negli antichi sapori?

1- Pelate le patate e tagliatele a cubetti. Pulite il cipollotto fresco e riducetelo a rondelle. Fate imbiondire il cipollotto in un tegame dai bordi alti e unite la pancetta a cubetti. Quando sarà ben dorata aggiungete le patate e le fave. Fate insaporire qualche minuto a fiamma vivace, quindi coprite con l’acqua calda e abbassate la fiamma.

2- Lasciate sobbollire per 15 minuti, le patate cominceranno a rompersi rilasciando l’amido e creando una crema che legherà la zuppa. Profumate con il finocchietto e regolate di sale.

3- Cuocete la gramigna in acqua bollente e salata. Scolatela e unitela alla zuppa di fave. Servite con un filo di olio evo a crudo.

Gramigna riccia paglia e fieno

Garganelli

Garganelli mignon