Il polipo è un primattore non solo in termini di bontà e “sfiziosità” ,direbbero a Napoli, ma è un vero campione anche a livello dietetico, con solo l’’1% di grassi, il 10% di proteine e tanto calcio, potassio, fosforo e vitamine A e B1. Il polipo, nome latino Octopus vulgaris (qualcuno ricorda il film di James Bond Octopus, Operazione Piovra?), è un cefalopode dotato di 8 tentacoli, come appunto suggerito dal nome. I più esperti sanno distinguere i due tipi di polpo: quello di scoglio con due file di ventose per tentacolo e una carne particolarmente ricercata, e quello di sabbia, dotato di una sola fila di ventose e una carne un po’ meno pregiata. Con questo bagaglio di informazioni andiamo a cucinare questa nuova ricetta che garantisce grande effetto e sicura bontà. Un tripudio di ingredienti fantastici: basilico, fagiolini, mandorle…Tutti ingredienti che ci teletrasportano dritti, dritti in Liguria. Ma sempre conservando un timbro di fondo squisitamente marchigiano: le incomparabili Tagliatelle Luciana Mosconi. In cucina una vera certezza: grano italiano 100% e uova fresche anch’esse tricolori. Un metodo che tanti provano da anni ad imitare senza successo: doppio impasto, non-pressatura meccanica per evitare di infliggere stress termici alla preziosa sfoglia, essiccazione in forni statici per 24 ore a bassa temperatura e confezionamento manuale. Cosa volete di più?. Ah si, sarà proprio il caso di abbinare un grande vino marchigiano. Magari un eccellente Verdicchio di Matelica. Cin, cin!!!