Il Ciauscolo, vero Signore degli insaccati, incontra la genuina bontà della Signora delle Tagliatelle. Il risultato è un esplosione di gusto. Questo prelibato salame spalmabile è un elemento fondante dell’identità culinaria delle Marche. Il nome probabilmente deriva dal latino “cibusculum” la “merendetta” che ogni soldato romano portava con sé. La parola rimanda anche al mondo contadino che considerava questo cibo tanto prezioso da dover essere consumato in piccole dosi. Viene realizzato attraverso passaggi progressivi in stampi dai fori sempre più sottili con le parti più nobili e saporite del maiale. Ogni ciauscolaro, per l’impasto, ha il suo segreto: buccia d’arancia, finocchio e persino vino bianco. Come dicono gli esperti “il ciauscolo non viaggia mai da solo”. Infatti questa ricetta prevede l’accostamento con ricotta di pecora e semi di anice, tipici degli azzurri Monti Sibillini. Spaghetti alla Chitarra Luciana Mosconi ciauscolo e ricotta: non solo un magnifico piatto ma un vero tuffo nella marchigianità più totale.