Per rimanere nelle nostre care Marche, un primo che si fa festosamente mangiare con gli occhi, col palato e con il cuore. Un grandioso battuto di Faraona, tipico ingrediente della cucina di “bassa corte”, bassa solo nel nome ma altissima nella resa, si armonizza alla perfezione con un profluvio di odori irresistibili, carote, sedano, cipolla, aglio, ginepro, salvia, alloro, per poi farsi abbracciare ed assorbire dalla sfoggia ruvida e tenace delle Pappardelle Luciana Mosconi. Il top della bontà e della genuinità 100% italiana. Il metodo Luciana Mosconi è inflessibile. Materie prime di altissima qualità, doppio impasto, lavorazione della sfoglia senza shock termici, con strumenti che “replicano” le caratteristiche dell’antico mattarello, infine un’essiccazione lunga un giorno intero e a bassissima temperatura in forni statici. Cosa desiderare di più? Beh, una cosa ci sarebbe per aggiungere eccellenza all’eccellenza. Per un’ accostamento regale vi consigliamo un grande Camerte di Matelica a base di Sangiovese grosso e Merlot della Cantina La Monacesca. Vedrete l’ultimo, dell’anno (e non solo) farete il botto.