Quale che sia l’origine di questo sugo dalla denominazione un po’ sboccata, gli ingredienti raccontano la variopinta fantasia di un tipico piatto della cucina napoletana, in origine chiamato semplicemente “aulive e chiapparielle” ovvero olive e capperi. Nella versione partenopea le olive nere sono rigorosamente della varietà “Nere di Gaeta” ma andranno altrettanto bene le delicate olive taggiasche proposte come variante in questa splendida ricetta.Di “puttanesca”, almeno a memoria scritta, ne parla per la prima volta il cuoco e letterato di Afragola Ippolito Cavalcanti nel libro La cucina teorico-pratica, ovvero Il pranzo periodico di otto piatti al giorno.Ma il piatto è molto più antico, quasi primordiale rispetto al nome quasi certamente coniato in tempi successivi. Gli ingredienti sono solari, mediterranei: aglio e origano di impronta “marinara”, pomodori dolcissimi e capperi che immaginiamo spuntare da scogliere, vecchi muri o da terreni aridi e rocciosi esposti a sud. Le Casarecce Luciana Mosconi attendono solo di essere inondate da questo sugo aromatico e appagante. La loro sfoglia ruvida, tenace e porosa saprà trattenere e amalgamare tutti i profumi e i sapori di questa tavolozza per rilasciarli al palato di ogni commensale con un esplosione di bontà.