Papa Francesco e l’Onu di Ban Ki-moon: alleati per salvare il pianeta

Papa Francesco e l’Onu di Ban Ki-moon: alleati per salvare il pianeta

Luciana Mosconi nel 2012, prima in Italia nel settore, ha sottoscritto un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente finalizzato a ridurre la CO2 generata…

 La recente intervista rilasciata a Radio Vaticana dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon in vista dell’intervento di Papa Francesco all’Assemblea Generale dell’Onu del prossimo 25 settembre apre una finestra drammatica sui cambiamenti climatici in atto. Il tema è particolarmente caro alla Signora delle Tagliatelle, che come molti sanno nel 2012, prima in Italia nel settore della pasta secca all’uovo, ha sottoscritto un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente finalizzato a ridurre la CO2 generata lungo il ciclo di vita della pasta nelle fasi di produzione, distribuzione, uso e smaltimento.

In particolare, Ban Ki-moon, a proposito dell’emergenza climatica, lancia pressanti sollecitazioni esprimendo gratitudine per la recente enciclica  “Laudato Si’ ” focalizzata sulla cura della nostra casa comune, la Terra.  “Sono grato al Papa  per la sua enciclica” ha dichiarato il Segretario dell’Onu. Nei nostri incontri precedenti mi aveva detto che si sarebbe impegnato a lavorare con l’Onu per contrastare i cambiamenti climatici. Ha dichiarato che sarebbe moralmente non difendibile se non riducessimo le emissioni gassose: questa è l’unica Terra che abbiamo, e dobbiamo garantire alle generazioni future il diritto di goderne in armonia con la natura”.

La nuova Agenda per lo sviluppo sostenibile comprende 17 goal molto visionari e trasformativi…

Prosegue Ban Ki-moon “Sul tema dei finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo, sto lavorando molto attivamente per costruire un quadro politico credibile allo scopo di mobilitare cento miliardi di dollari entro il 2020, e poi cento miliardi di dollari ogni anno, destinati ad aiutare i Paesi in via di sviluppo. Questi Stati non hanno alcuna responsabilità storica per i cambiamenti climatici, e non hanno la capacità di affrontare i bisogni per mitigarli”.

Alla domanda relativa ai nuovi obiettivi per lo sviluppo sostenibile che saranno adottati dalla nuova Assemblea Generale per affrontare i problemi della povertà e della  diseguaglianza economica, il Segretario risponde:  “La nuova Agenda per lo sviluppo sostenibile comprende 17 goal molto visionari e trasformativi. Comprendono tutti gli aspetti della vita sul pianeta Terra, nella sua dimensione sociale, economica e ambientale. Se verranno applicati, entro il 2030 potremo sradicare la povertà, realizzare la parità tra uomini e donne, garantire l’istruzione a tutti i bambini in età scolare, proteggere la biodiversità, avere città sostenibili, offrire assistenza umanitaria, igiene e sanità a tutti. Mi aspetto che i Paesi membri li rendano obbligatori, per costruire finalmente un mondo in cui nessuno verrà lasciato indietro”.

Noi di Luciana Mosconi ci sentiamo come il colibrì della leggenda, cerchiamo di fare la nostra parte…

Parole chiare, inequivocabili che devono trovare riscontro e applicazione nella realtà dei fatti. Conflitti, abusi dei diritti umani, migrazioni, cambiamenti climatici, sono temi di sistema profondamente interconnessi che si devono risolvere insieme per ridare speranza all’umanità. L’impegno green delle aziende e un cambiamento di scelte d’acquisto dei consumatori forse sono gocce nel mare, ma sono “comportamenti” da non sottovalutare.

Noi di Luciana Mosconi crediamo nel messaggio positivo della leggenda africana del Colibrì. “Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano per salvarsi, un piccolo colibrì correva in direzione opposta con poche gocce d’acqua nel becco per cercare di spegnere l’incendio. «Colibrì, che fai! – gli disse un animale incontrandolo – Non è con poche gocce d’acqua che riuscirai a spegnere il fuoco». Il colibrì lo guardò e rispose: «Lo so, ma io faccio la mia parte»”.